Complicato ma possibile

È complicato, ma non impossibile. Complicato, perché le relazioni sono complesse da sempre, e oggi siamo riusciti a renderle ancora più difficili. Possibile, perché se prendiamo fiato e proviamo a ragionargi non ci sono solo “cattivi” da sconfiggere, ma saperi da apprendere.

Invito sempre i genitori durante gli incontri a ricordare come eravamo noi alla loro età, non avevamo i cellulari e certo internet forse appariva nella vita di alcuni, ma non di tutti, quindi l’idea di “connessi in rete” era pura follia, fantascienza.

Eppure anche la nostra adolescenza era complicata. Non per tutti, ovvio, ma in molti si sono ritrovati chiusi in camera a confabulare con l’amico, a piangere per l’amore infranto o l’amicizia inspiegabilmente finita, a dover affrontare prese in giro o a pilotare momenti di bullismo (l’essere leader o vittime non è un’invenzione del web). Ad affrontare il gruppo o a insolarsi senza apparente motivo.

Cercavamo la nostra privacy, chiusi in camera o al parco con gli amici. Il nostro spazio al di fuori della famiglia.

Cosa fanno oggi i ragazzi? Cercano i loro spazi online. E questo ci spaventa.

Ci spaventa perché il web è un non luogo immenso, dove possono trovare ogni schifezza umana, perché online non riusciamo a controllarli come vorremmo, perché sono i nostri figli, diamine, e non vogliamo che si facciano male.

Esattamente come i nostri genitori.

Solo che per loro, per i nostri figli, non è importante navigare con chiunque online, ma potersi connettere con i loro amici reali, non gli interessa che tutti vedano la loro foto ma è essenziale che la vedano IL gruppo. Se poi, nel mentre, la stessa foto viene vista da un altro miliardo di persone connesse online, questo è un rpblema che semplicemente non tengono presente. Non li vedo, non sono un mio problema.

È complicato, ma se cerchiamo di educarli all’uso del mezzo, se proviamo a dargli gli strumenti per arginare i pericoli, è possibile.

Internet è il loro mondo, non possiamo vietarglielo, possiamo però fare in modo che acquisiscano le conoscenze utili per non cadere.

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